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Name      
Italia    Stele di Arpi EuroPreArt - European Prehistoric Art

Italy map
Keywords: Donna, treccia, fibula.
Institution: Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Ravello.  albore@libero.it
Record
proposed
by
CUEBC - European University Centre for Cultural Heritage, Ravello - Italy
 
Location
Specific feedbackSpecific feedback

Country:

Italia

Locality:

ARPI

Region:

PUGLIA

Area:

Piana Sipontina

 

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Stele di donna con fibula.
Copyright. No commercial use of EuroPreArt content is allowed. Specific © for pictures and drawings is mentioned in the captions or owned by each Author or Institution.
Disclaim. The EuroPreArt project fully endorses the most recent documentation policies. It must be outlined the absolute forbidding of any disruptive method and the necessity of a total respect for archaeological sites. It is also to be noticed that no substances shall be applied to rock art for recording purposes. Some pictures of the EuroPreArt records are related to past recording techniques and may not fully match these policies. They are an historical documentation. Please refer to local archaeological official authorities for any recording purpose. Please take a look also over EuroPreArt guidelines.
 
Environment & Surface

Open-air   Shelter   Cave Portable   Megalithic

Geography:
Quello di Arpi è un abitato afferente ad una vasta area, fortificata con aggere di terra e fossato. Territorio delimitato dai fiumi Candelaro e Cervaro.

Proximity:

I fiumi Candelaro e Cervaro costituivano il collegamento primario fra centri come Arpi, Cupola-Beccarini, Salapia.

Geology:

Stele in arenaria o calcare.

Surface:

Incisa, a volte decorata.

 

 
Art        

Description:

Engravings   Paintings   Painted engravings   High or low-relief   Sculpture
In vari punti dell'insediamento preromano furono rinvenuti materiali ceramici cui si accosta la tomba a tumulo scavata nel 1966. La tomba vede esempi simili a Lavello e Ordona. Il corredo era composto da un'olla decorata sulla spalla con denti di lupo, un attingitoio biansato d'impasto, quattro fibule, un rasoio a lama rettangolare, un anello, un cerchio attraversato da forellini e un'armilla in filo d'oro che rappresenta un unicum nel panorama della Daunia. Dall' VIII secolo la frequentazione del sito sarà ininterrotta: nel 1980, nell'esplorazione dell'aggere, fu rinvenuto un fondo di capanna con materiali del subgeometrico Dauno I. Nell'area di Montarozzi furono trovate due sepolture di infante ad enchytrismòs, una di queste era provvista di un corredo funerario che la pone nell'ultimo terzo del VII secolo a. C. Nel 1992, si rinvenne un altro pìthos. Il vaso che conteneva il corpo del defunto era all'interno della casa, dunque è chiara la relazione tra le sepolture dei neonati e la capanna. Questo tipo di sepolture fu ritrovato in altre località della Daunia a partire già dalla fine dell'età del Bronzo: Salapia, Cupola, Lavello, Ordona, Casone, fino al VI secolo. A questo secolo è legata la costruzione di un'imponenete muraglia, la cui edificazione non sembra avere ragioni belliche, dal momento che all'interno del circuito murario si estendeva un terreno la cui vastità era pari a circa duecento ettari. La popolazione, di fronte al pericolo, avrebbe potuto pensare di abitare uno spazio a scopo difensivo più ristretto. Inoltre, il lato settentrionale della cinta muraria coincide con il corso del Celone, al tempo navigabile e dunque fornito di punti di approdo. La ragione della costruzione della cinta muraria va a questo punto cercata nell'esigenza di definire il territorio di Arpi. Le comunità locali, nel VI secolo, appaiono quindi unite dalla costruzione di questa muraglia, ma all'interno di essa occupano zone distanti tra di loro. L'articolazione sociale di queste comunità locali è ulteriormente attestata dal rinvenimento sporadico di stele, cui si aggiungono due teste litiche e un piccolo scudo litico con sostegno a cilindro e parte superiore a disco, che secondo Marina Mazzei testimoniano l'esistenza di èlites locali. La stele di Arpi è da molti considerata come l'anello di congiunzione tra le stele di Monte Saraceno e quelle arcaiche della piana sipontina. L'esemplare dauno (scorcio VIII secolo a. C.) mostra il percorso seguito dalla scultura funeraria dauna per giungere a quella straordinaria fioritura del VII-VI secolo a. C. che, in base alle nuove ricerche, appare sempre meno improvvisa e geograficamente delimitata.

Figures:
Donna acefala.

Chronology:

Palaeolithic   Epipalaeolithic - Mesolithic   Neolithic   Copper Age   Bronze Age   Iron Age   Roman   Middle Age   Modern   Unknown
Le fonti letterarie affidano l'origine di Arpi al fondatore greco Diomede, in realtà il più antico documento da quest'area risale al Neolitico. Fu rinvenuto infatti del materiale preistorico e scavato un tratto di fossato durante gli scavi del 1939 e del 1941, in cui furono recuperate lame di selce, di ossidiana e di ceramica di impasto con decorazione impressa e dipinta a bande rosse. Anche nella campagna di scavo del Montarozzi (1995) vi fu il rinvenimento di una lama di ossidiana e di selci lavorate. All' VIII secolo risale la frequentazione consistente del sito. Le stele risalgono al VII-VI secolo.

Notes:

Regimi idrici diversi dagli odierni garantivano la presenza di una vegetazione più ricca, con una maggiore incidenza dei boschi.
 
Bibliography        





European total bibliography, by EuroPreArt partnersTotal (Europe)
Italia EuroPreArt general bibliography, by Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Ravello.General (country)
Specific Stele di Arpi bibliography, by Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Ravello.Specific (site)
Rock Art Studies: A Bibliographic worldwide Database (external link). Compiled by Leigh Marymor. Copyright (C) 2001-2002 by the Library, University of California, Berkeley Bibliographic
Rock Art
Database

 

 
Conservation        

Status:

Public   Private   Park   Classified site

Risk:

Conservation:

Good   Quite good   Mediocre   Bad

Intervention:

 

By          

Compiler:

Claude Albore Livadie, Marica De Simone.

Institution:

Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Ravello.  albore@libero.it
 
         Record n. 431 / 807
No commercial use is allowed. Specific © is mentioned in the captions or owned by each Author or Institution  
 
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EuroPreArt, European Prehistoric Art, is a web-based archaeological project funded by the European Union which aims to establish a lasting data-base of European prehistoric art documentation, to launch the base of an European institutional network and to contribute to the awareness of the diversity and richness of European Prehistoric Art.
It is proposed by: Instituto Politécnico de Tomar (IPT, Portugal), CUEBC - European University Centre for Cultural Heritage (Italy - Europe), Consejo Superior de Investigaciones Científicas (España), Asociación Cultural Colectivo Barbaón (España), Université de Liège (Belgique), Gotland University College (Sverige), University College Dublin (Eire), Cooperativa Archeologica Le Orme dell'Uomo (Italia), Study Centre and Museum of Prehistoric Art of Pinerolo (Italia), The European Centre for Prehistoric Research in the Alto Ribatejo (Portugal), ArqueoJovem - a youth NGO (Portugal).
Instituto Politécnico de Tomar - Portugal CUEBC - European University Centre for Cultural Heritage, Ravello - Italy CSIC - Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Madrid - Spain Orme dell'Uomo - Footsteps of Man, Valcamonica - Italy Asociación Cultural Colectivo Barbaón, Extremadura -Spain Liège University - Belgium Gotland University - Sweden University College Dublin - Ireland CeSMAP - Centro Studi e Museo d'Arte Preistorica. Pinerolo, Italy Arqueo Jovem

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