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Description: |
Engravings
Paintings
Painted engravings
High or low-relief
Sculpture
La prima notizia del giacimento è del Lovisato, nel 1879, la zona costiera fra Praja e Scalea fu poi esplorata nel 1866 da Salmoiraghi, nel 1912 da Mochi, nel 1927 da Topa e nel 1937 da De Fiore. Cardini e Blanc nel 1957, compirono dei primi saggi esplorativi, dopodichè cominciarono scavi annuali che proseguirono fino al 1970. Abbondante la pesenza di ciottoli dipinti, di particolare interesse la variazione della malacofauna.
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Figures: |
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Chronology: |
Palaeolithic
Epipalaeolithic - Mesolithic
Neolithic
Copper Age
Bronze Age
Iron Age
Roman
Middle Age
Modern
Unknown
La grotta è stata frequentata continuamente, almeno dal Paleolitico superiore fino al tardo romano; il Tardigravettiano si presenta con abbondante industria litica e nel Mesolitico si ha una forte riduzione delle punte e lame a dorso, delle troncature e dei geometrici. Sono presenti abbondanti manufatti denticolati.
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Notes: |
Nella grotta fu istituito il culto mariano, si ignora il momento esatto del suo inizio. Vi è una leggenda, riportata dai Marafioti, sulla statua della Madonna, depositata nella grotta nell'agosto del 1326 dal padrone cattolico di un bastimento raguseo con equipaggio turco. Il bastimento, arrestatosi d'improvviso, vede nell'origine della sua sventura quella statua considerata un idolo; il padrone cattolico per "salvare" la statua dal mare la depone su di un grande sasso in una caverna. Quest'ultima fu trovata da un pastore muto, che per la prima volta parlò, per comunicare al popolo la sua scoperta; da allora la statua divenne il simbolo della pace spirituale. |
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